La MACULA è la porzione della retina posta al centro di essa. Si chiama così perchè è ricca di pigmento. Svolge funzioni molto importanti: determina la acuità visiva (i “decimi”), la capacità di lettura, la percezione dei colori, delle forme, delle fisionomie. Tra le MALATTIE DELLA MACULA (MACULOPATIE), si devono distinguere varie forme. MACULOPATIE LEGATE ALL’ETA’ Si tratta di alterazioni della macula di varie tipologie e vario grado di evoluzione, accomunate dalla caratteristica di colpire la popolazione anziana (anche se possono presentarsi anche a partire dall’età di 50 anni). Molto è l’impegno scientifico per cercare di dare risposte terapeutiche adeguate. Attualmente, per la forma cosiddetta ESSUDATIVA (o “UMIDA”), esiste la possibilità di contrastarla con iniezioni di sostanze che inibiscono la formazione di capillari anomali e la trasudazione di liquidi attraverso di essi. Tali farmaci (“antiVEGF”: attualmente le molecole utilizzate sono: Ranibizumab-Lucentis, Pegaptamib-Macugen, Bevacizumab-Avastin) vengono iniettati all’interno dell’occhio (intravitreali) con procedura chirurgica e in ambiente sterile. Prossimamente potranno essere utilizzati dispositivi a lento rilascio, che permetteranno di ridurre drasticamente la frequenza di tali iniezioni. Esiste la possibilità di associare a tali farmaci altre terapie come la terapia “fotodinamica” (un trattamento laser eseguito dopo iniezione endovenosa di sostanza che si fissa sui capillari anomali e ne permette la cicatrizzazione), e la iniezione di farmaci cortisonici. In casi particolari sono possibili trattamenti chirurgici più complessi. Per la forma cosiddetta ATROFICA (o “SECCA”) allo stato attuale sono possibili trattamenti con associazioni di vitamine, pigmenti e altre sostanze antiossidanti che contrastano la degenerazione delle cellule retiniche(INTEGRATORI), che assunti per bocca possono essere di qualche utilità. Viene ritenuta utile l’assunzione di un ADEGUATO STILE DI VITA, che preveda la astensione dal fumo, una dieta ricca di verdure (cavolo, broccoli, ecc), pesce azzurro, carni bianche, olio crudo, limitando la assunzione di grassi animali, insaccati, carni rosse. Anche una attività motoria quotidiana viene ritenuta utile. Sono allo studio molecole che contrastino in modo più efficace la degenerazione retinica nella maculopatia atrofica. La FAMILIARITA’ è un aspetto importante delle maculopatie legate all’età. La associazione tra tale patologia e la presenza di mutazioni genetiche è stata da tempo individuata. Pur conoscendosi le sedi di alcune di queste mutazioni nei cromosomi dei pazienti affetti, è oggi impossibile agire correggendo i difetti genetici in causa. Appare però utile valutare il grado di rischio ad ammalare nei familiari dei soggetti affetti da maculopatia legata all’età. Ciò sia valutando lo stato e la funzione retinica, sia eseguendo un esame sul genoma dei familiari (figli) del soggetto affetto. Il poter definire un grado di rischio per un figlio, permette di attuare in tempo utile i comportamenti sopra elencati, prevenendo in qualche misura danni futuri. MACULOPATIE DELLA INTERFACCIA VITREORETINICA Si tratta di lesioni della macula dovute a trazioni su di essa da parte dell’umor vitreo (o meglio della membrana che lo contiene e che è a diretto contatto con la macula), o da parte di membrane che si formano sulla superficie interna della retina. Tra queste maculopatie trazionali ricordiamo il foro maculare, il foro maculare lamellare, la membrena epiretinica. Questo tipo di maculopatie è affrontabile chirurgicamente mediante l’intervento di vitrectomia: si asportano le membrane adese alla macula impedendo la progressione del danno e, spesso, migliorando la funzione. ALTRE MACULOPATIE MACULOPATIA DIABETICA MACULOPATIA MIOPICA Esiste poi una miriade di alterazioni che possono colpire la macula: geneticamente trasmesse, tossiche, infiammatorie, ecc. la cui trattazione non sarebbe qui nè possibile nè utile. EDEMA MACULARE Condizione comune a più patologie: retinopatia diabetica, trombosi venosa retinica, nelle uveiti, dopo chirurgia della cataratta. Si vedano i rispettivi capitoli. Ozurdex, cortisonico iniettabile nel vitreo e lentamente rilasciato, è oggi una opzione terapeutica di provata efficacia nella terapia dell’edema maculare diabetico, così come nell’edema maculare conseguente a trombosi venosa (centrale o di branca), o a uveite.
MALATTIE DELLA RETINA