L’occlusione di una branca venosa retinica, o della vena centrale della retina, sono causa non infrequente di danno visivo e colpiscono prevalentemente i soggetti adulti/anziani con ipertensione arteriosa. Esistono poi forme di occlusione venosa retinica legate ad alterazioni della coagulazione, o a patologie ematologiche, o a malattie infiammatorie sistemiche. La riduzione della funzione visiva può essere marcata-soprattutto nelle occlusioni della vena centrale di tipo ischemico (cioè associate a occlusione estesa dei capillari retinici con conseguente mancato apporto di ossigeno alla retina). Nelle formi di tipo edematoso (in cui prevale la imbibizione della retina da parte del liquido impedito a defluire per la occlusione venosa), il deficit visivo può essere molto meno marcato, ma la acuità visiva è in ogni caso ridotta. Il percorso diagnostico, avviato dalla visita medica oculistica, prevede gli accertamenti internistici, cardiologici, di laboratorio, indispensabili per inquadrare il caso specifico. Il trattamento è conseguente alle conclusioni degli accertamenti suddetti: normalizzazione dei valori pressori, trattamento delle eventuali anomalie cardiovascolari, o emocoagulative, ecc. La fluorangiografia retinica potrà definire molti elementi caratterizzanti il caso specifico. In particolare il grado e l’estensione della compromissione del circolo capillare, l’entità dell’edema maculare. Oltre al trattamento delle condizioni patologiche di carattere generale che fanno da sfondo alla trombosi, potrà essere avviata, a seconda dei casi, una terapia fotocoagulativa laser finalizzata a eliminare le aree ischemiche (che potrebbero, se estese, portare a complicanze emorragiche), o una terapia a base di iniezioni intravitreali di farmaci antiVEGF. I farmaci antiVEGF (Vascular Endothelial Growth Factor) sono degli anticorpi umanizzati che neutralizzano gli stimoli al formarsi di capillari anomali e riducono l’edema retinico da eccesso di permeabilità dei capillari conseguente alla trombosi. Ozurdex, cortisonico iniettabile nel vitreo e lentamente rilasciato, è oggi una opzione terapeutica di provata efficacia nella terapia dell’edema maculare diabetico, così come nell’edema maculare conseguente a trombosi venosa(centrale o di branca), o a uveite.
MALATTIE DELLA RETINA